martedì 30 ottobre 2012

L'OMBRA DEL VENTO - Carlos Ruiz Zafòn - 2001


Una mattina del 1945 il proprietario di un piccolo negozio di libri usati porta il figlio undicenne al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo dove vengono conservati libri sconosciuti destinati a scomparire. Daniel entra così in contatto con “L’ombra del vento”, romanzo di Julian Carax. Lo legge tutto d’un fiato e ne rimane davvero colpito, tanto da cercare immediatamente altri libri dell’autore. Ma non ne trova. Scopre anzi che tutti i romanzi di Julian sono stati bruciati da un uomo che si fa chiamare Lain Coubert, come uno dei personaggi dello scrittore.
Incuriosito dal mistero Daniel inizia ad indagare sulla vita di Julian, di cui nessuno sembra avere più notizie da molti anni. Riporterà così alla luce storie intricate di famiglie, di amori contrastati, di amicizie tradite. Inizia per Daniel l’enigma da svelare. Carax infatti cela un’esistenza complicata, misteriosa e costellata da forze e personaggi oscuri ed inquietanti.
La ricerca accompagnerà Daniel per molti anni, intrecciando sempre di più la sua esistenza con quella dell’autore.


Ogni volta che finisco un libro mi piace sbirciare qua e là su internet per leggere le opinioni degli altri e confrontarle con le mie. Beh su questo romanzo ho veramente letto di tutto e sono rimasta colpita dalla diversità dei giudizi. Da alcuni il libro è giudicato noioso, lento, pieno di digressioni inutili, di difficile lettura, senza suspance....da altri un autentico capolavoro!
Io sono tra quest’ultimi, tra chi mette “L’ombra del vento” tra i capolavori assoluti e tra i libri che non si dimenticano.
Perfetta caratterizzazione di tutti i personaggi, tale da renderli indimenticabili...quelli “positivi”, Julian, Nuria, Fermin (i dialoghi che lo vedono protagonista sono assolutamente i migliori del libro!), Miquel, Daniel...e quelli “negativi”, Jorge e Ricardo Aldaya, l’ispettore Fumero (uno con un nome così non può che essere cattivissimo!).
Fantastica anche l’ambientazione a Barcellona, spesso piovosa e cupa, come il periodo in cui il romanzo è ambientato. Una Barcellona stretta tra le nefandezze del post-guerra franchista e il suo glorioso retaggio modernista.
In una sorta di doppia spirale temporale le vicende dei due protagonisti corrono parallele per poi intrecciarsi e sovrapporsi repentinamente tanto che a volte ci si può confondere sul destino dei due. Uno degli intenti stilistici principali dell’autore è stato proprio quello di trasformare i personaggi principali e le loro affini vicende in un’unica entità, rappresentando così due facce della stessa medaglia. Daniel la più concreta, pura, sensibile e Julian, la più misteriosa, eterea, romantica.
Lo stile ricercato e sapiente di alcune scene dà un tono nostalgico e pregno di sentimento alla storia.
E’ un romanzo che raccoglie in sè tutto: amore, amicizia, passione, odio, rabbia, paura, terrore. Un romanzo completo. Completo ed elegante.



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